4 ottobre 2011

L'importanza che ti dai

Ho trovato veramente interessante questo post sul blog 'InvestiSuTeStesso'.



E se il problema fosse l’importanza che ti dai?

E se il problema fosse l’importanza che ti dai?
…che dai a te stesso e conseguentemente alle cose che fai…
E se uno dei motivi di infelicità o di insuccessi fosse proprio questo?
Il porre se stessi comunque al centro di ogni cosa,
pensare che agli altri interessi veramente così tanto di noi e di quello che facciamo
fino ad anteporci ai loro sè, ai loro pensieri, ai loro progetti.
Forse è duro pensare questo
ma sarà successo anche a te, immagino, di ottenere dei risultati notevoli proprio quando meno te l’aspettavi, proprio quando eri più rilassato,
proprio quando era “basso” il livello d’importanza che ti davi.
Come se ” il rinunciare all’intenzione di ottenere, e sostituirla con l’intenzione di dare , porta a ottenere ciò a cui abbiamo rinunciato“.:-D
Ho preso questa dal Transurfing di Zeland, così ricco di tante gemme preziose, una delle quali è proprio l’esame del concetto di importanza.
Per me è stato come scoprire qualcosa che conoscevo già per esperienza diretta ma a cui non riuscivo a dare una spiegazione logica, coerente.
Perchè spesso quando meno te l’aspetti le cose ti funzionano bene?
Perchè quando affronti un esame, un colloquio importante, una gara sportiva di un certo livello avviene quasi che, meno la senti, più la affronti con animo rilassato, maggiori sono i risultati positivi che ottieni.
E ho trovato una delle possibili risposte in questo.
L’eccesso di “importanza” che ti dai o che dai al singolo evento ti porta necessariamente a un eccesso di energia che invece di aumentare la possibilità di ottenimento del risultato la diminuisce.
Son sicuro che troverai pure nelle tue esperienze personali prova di tutto questo
e allora, perchè no, proviamoci,
diamoci un’importanza minore perchè
rinunciando all’intenzione di ottenere, e sostituendola con l’intenzione di dare, arriveremo  a a ottenere ciò a cui abbiamo rinunciato”.


Non è difficile…;-)

29 settembre 2011

2 settembre 2011

Sito che mi esco!


Tozzi proprio oggi

La mia nuova casa


Ciao Andrea,
Sono arrivato a Ragusa. Avevo un po' di paura prima di vedere la mia nuova casa. Adesso posso dire che non c'erano nessuna razone. Certo che mancano alcune cose pero tutti senza importanza, come la cucina a gas o il garage. Tu sai che io solo fasso la prima colazione a casa, il microonde è abbastanza e c'è un parcheggio più vicino. Non c'è anche l'ascensore, allora non avrò bisogno andare in palestra, ne è al terzo piano. Se vuoi sappere di più dovrai venire qui e vedere l'appartamento con i tuoi occhi.
Ci vediamo a presto, questa è l'invitazione officiale.

Vacanza da bambino


Ricordi quando andavi in vacanza da bambino? Io sempre ricordo quello anno che andammo in Sicilia. Mio padre, mia madre, le mie quattro sorelle, il mio piccolo fratello e proprio io. Tutti insieme all'interno della cinquecento. Ne puoi crederlo? Trentuno anni fa. Come passa il tempo!
Ci svegliavamo con il sole e andavamo in giro tutto il giorno. La mattina in spiaggia, la sera delle visite culturale, anche notturne. Davvero fu una settimana speciale. Adesso penso che già andavo matto per la fotografia perche ho un sacco di fotografie da quello viaggio.

31 agosto 2011

Per l'amor de Dio


Caro lettore,
Cosa fate qui? Davvero c'è un luogo megliore di più da pulire il tuo italiano. Lasci questa pagina già, non hai niente da perdere. Le cose che tu puoi leggere qui non hanno importanza.
Cosa ne pensi? Ah, ma tu hai il tuo pensiero. Poi, perchè non scrivi niente? Io ti ringrazierò qualcose che tu mi faccia sentire. Comenti, comenti, che io vado matto per sentire da te. Non posso credere che io non abbia scritto un sacco di parole errate.

Arrivando a Sicilia

Viso e tempio

Sette giorni e quasi milleottocento chilometri per Sicilia hanno servito per avere una piccola idea su la maggiore isola dal Mediterraneo. Prendiamo la macchina pronto all'aeroporto, una cinquecento, la meglio scelta da andare in giro a qualsiasi regione a Italia. La fotocamera sempre pronta a sparare. Cominciamo a Palermo, la capitale, dove arrivavamo da Madrid. Troviamo una cittá disordinata a prima facie, ma con un grande fascino. La prima notte la passiamo in Marsala, nella costa ovest. Questa regione sarebbe la brutta di più per il nostro gusto. La seconda etapa fu Agrigento e i suoi resti dorichi. Due notte ci permetterebbero andare anche a spiaggia e guardare la scala dei turchi, una incredibile formazione massi bianca.